epic fail.

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¿ liar
view post Posted on 10/11/2010, 18:32




A vostro rischio e pericolo. Alcuni pezzi della FF hanno titoli di canzoni o ispirati a canzoni, altri sono frutto della mia mente contorta. Ultima cosa e vi mollo, giuro. Vi dico solo che imparerete a capire come sono: la protagonista non sono io, ma mi somiglia. Bene, se non siete già scappati LOL Ecco qua.
SPOILER (click to view)
SI ULTIMA PREMESSA E BASTA. FASCHIFO. PER DAVVERO.


New Yoooooork (Empire State Of Mind – Alicia Keys&Jay-Z)

Vivere con mio padre ha sempre avuto i suoi vantaggi; non era interessato al codice fiscale delle persone con le quali uscivo come invece faceva mia madre, non gli interessava se facevo mezz’ora più tardi la sera e quando tornavo mezza ubriaca non se ne accorgeva nemmeno, oppure me la faceva passare e mi mandava a letto con un bacio sulla fronte per farmi sentire in colpa. Non capisco perché lui e mia madre decisero di provare ad instaurare di nuovo almeno un’amicizia, un rapporto civile. Io ero nata e cresciuta a New York, trasferirmi nel paesino dove mia madre viveva con il suo compagno non era esattamente nei miei piani. Io volevo arrivare ai 18 anni ed andare a vivere con la persona con la quale facevo progetti da tutta una vita. Non mi interessava trovare il principe azzurro, né vivere in un castello. Io volevo essere felice e basta, volevo fare il medico: ogni bambina a 6 anni sogna di fare la principessa da grande, io volevo fare qualcosa che mi permettesse di sentirmi dire “Grazie” ogni giorno, volevo sapere di essere utile. Quale futuro avrei potuto avere finendo il liceo in un paese sperso tra le montagne? Mia madre ancora non sapeva darmi una risposta. Inoltre io odiavo il suo compagno. Non perché avesse preso il posto di mio padre o perché fosse stato lui la causa del divorzio dei miei, ma per il semplice motivo che ogni volta che andavo a trovare mia madre e rimanevamo soli mi guardava con l’aria di un pervertito. Era… schifoso.
Ad ogni modo, era una cosa temporanea. Mia madre e mio padre non sono fatti per amarsi. Questo li rende di sicuro i miei genitori, io non ho MAI amato nessuno, non ne sento il bisogno. Dovrei dipendere da qualcuno in modo morboso ed ossessivo? Non è da me. Io sto bene da sola, non sono asociale ma amo il silenzio e la tranquillità della solitudine: scoprì quanto è bello il silenzio quando, a sei anni, mia madre andò via da casa per tornare tre giorni dopo, con le carte dell’avvocato che chiedevano il divorzio da mio padre. Quel giorno litigarono come al solito, ma mia madre buttò un piatto a terra e perse la ragione. Prese le chiavi della macchina e non si fece vedere né sentire per tre giorni, poi tornò a casa per separare la sua vita da quella di mio padre. Avevo vissuto con mia madre fino a 12 anni, poi avevo deciso di stare con papà. Se non l’avessi fatto, sotto il regime della mamma sarei diventata uno di quei tipi che ha la media del 9, che vede la luce del sole giusto la mattina quando va a scuola e che presenta il ragazzo alla mammina al primo appuntamento. Da papà le cose erano diverse: uscivo la sera e tornavo tardi, vedevo chi volevo ed ero libera di non dare conto della mia vita privata (inesistente tra l’altro)
Ero sempre stata attenta ai miei voti però: sapevo che se la scuola fosse andata male, mamma avrebbe iniziato a farsi viva più spesso e papà, messo sotto pressione da lei, mi sarebbe stato più con il fiato sul collo. Non avevo la media del 9 come mia madre avrebbe sempre sognato, ma andavo tanto bene da sapere di non rischiare la bocciatura.
Provai a convincere papà, ma lui era determinato a trasferirsi, più per timore della reazione di mamma che per la voglia di aggiustare le cose con lei. L’idea che lo facessero per me era fuori discussione. Se davvero gli importava qualcosa della mia vita avrebbero provveduto a non urlarsi il loro odio davanti a me. Avevo 17 anni ormai, mi ero abituata all’idea di avere dei genitori che, anche se non l’ammettevano si odiavano. Diedi l’ultima occhiata alla stanza con le pareti arancioni, dipinte in una giornata di follie con la mia amica di sempre che non avevo neanche salutato, ed alla scritta sopra il letto che decorava il muro con il mio nome.
«Anne, se devi chiamare Julia devi muoverti»
Afferrai il cellulare e composi a memoria il numero.
«OH Eccola la regina del Rithm. Ieri c’erano occhi solo per te tesoro mio»
«Odio quel posto Julia, è squallido e lo sai»
«Stronzetta hai fatto algebra vero?»
«Si, te la porto tra 20 minuti al Daniel’s, sbrigati»
Il Daniel’s era il bar dove io e Julia ci davamo appuntamento da quando avevamo 12 anni. Aveva un terrazzino con i tavoli e gli ombrelloni azzurri a strisce riparavano dal sole. Gli enormi vasi di terracotta contenevano fiori viola e bianchi e qualche sigaretta spenta nel terreno. Avevo pensato in ogni modo a come dirle che sarei andata cercando di evitare le scene che si vedono nei film, ma non sapevo come fare. Appena arrivò mi limitai a dirle “Tra due ore dovrò prendere un aereo ed andare via da New York”
Lei mi guardò con l’aria incredula, poi si mise a sedere ridendo e disse “L’FBI è sulle tue tracce?”
“No peggio, sulle mie tracce c’è mia madre, a quanto pare si è ricordata di avere una figlia”
“Scherzi Anne?!”
“Ho la faccia di una che scherza?”
“Hai la faccia di una che ha bisogno di un caffè”
“Ecco..”
Bevemmo il nostro caffè insieme e le raccontai che la mamma voleva provare a riallacciare i rapporti con mio padre, ‘ per il mio bene ‘ così aveva detto. Mi sembrava inverosimile, ma era la realtà. Abbracciai forte Julia e le feci promettere che mi sarebbe venuta a trovare. Ci allontanammo e dopo cinque passi urlò il mio nome facendo girare chiunque avesse un paio di orecchie in tutta New York.
“Che c’è?!” le chiesi alzando le spalle e sgranando gli occhi.
“Devi darmi algebra!”


Tirate roba che non macchia per favore (:
 
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´flyaway?
view post Posted on 10/11/2010, 18:47




Sai perchè mi piaci? Perchè sei diversa.

Ci allontanammo e dopo cinque passi urlò il mio nome facendo girare chiunque avesse un paio di orecchie in tutta New York.
“Che c’è?!” le chiesi alzando le spalle e sgranando gli occhi.
“Mi mancherai”

E invece no aaaaaaaah ti amo punto.
SE DOMANI NON POSTI TI MANGIO D:


 
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¿ liar
view post Posted on 10/11/2010, 18:52




CITAZIONE (´flyaway? @ 10/11/2010, 18:47) 
Sai perchè mi piaci? Perchè sei diversa.

Ci allontanammo e dopo cinque passi urlò il mio nome facendo girare chiunque avesse un paio di orecchie in tutta New York.
“Che c’è?!” le chiesi alzando le spalle e sgranando gli occhi.
“Mi mancherai”

E invece no aaaaaaaah ti amo punto.
SE DOMANI NON POSTI TI MANGIO D:

TU SEI DI PARTE NON ASCOLTO PIIU' QUELLO CHE DICI ORMAI.







amore <3
 
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´flyaway?
view post Posted on 10/11/2010, 19:02




IO NON SONO DI PARTE. IO SONO REALISTA. E TU NON LO CAPISCI.





love you ♥
 
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¿ liar
view post Posted on 10/11/2010, 19:05




CITAZIONE (´flyaway? @ 10/11/2010, 19:02) 
IO NON SONO DI PARTE. IO SONO REALISTA. E TU NON LO CAPISCI.





love you ♥

si mhmh certo come no u__u



i love you ♥
 
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happiness~
view post Posted on 30/11/2010, 17:22




è assolutamente stupenda *.*
tu da grande devi fare la scrittrice. è deciso sei fantastica!
continua presto
 
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5 replies since 10/11/2010, 18:32   75 views
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